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Mito Musica e Letteratura
Docente Angela D’Agostini
…e’l conoscer chiaramente Che quanto piace al mondo è breve sogno. (PETRARCA) RIFLESSI DELL’ANIMA Seguire i percorsi che figure e temi della mitologia classica, e non solo, hanno tracciato nell’immaginario collettivo e nella storia musicale e letteraria dell’Occidente sarà il punto di partenza per entrare in contatto con la nostra psiche e con alcui degli interrogativi più profondi sull’esistenza. Le lezioni saranno accompagnate dal confronto e dalla condivisione sui temi di volta in volta affrontati. Indicazioni bibliografiche verranno fornite durante gli incontri. Il corso è strutturato in più moduli che suggeriscono un cammino formativo, ma che possono essere combinati liberamente per personalizzare il proprio percorso. Un colloquio con l’insegnante potrà aiutarti a scegliere l’itinerario di studio più adatto alle tue esigenze. Rivolgiti in segreteria per un appuntamento oppure scrivile una mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ASCOLTARE GLI DEI MODULO INTRODUTTIVO Qual è il tuo dio? Qual è la tua dea? Sono le domande da cui partire in questo breve corso teorico-pratico, dedicato a chi intende avvicinarsi allo studio della mitologia e a chi desidera, attraverso il mito, instaurare una relazione più consapevole con la propria interiorità. In ogni incontro, dopo la presentazione delle singole divinità olimpiche, maschili e femminili, delle loro qualità e delle storie che le riguardano, si prenderà spunto dalla psicologia junghiana per lavorare sulle immagini, i simboli e gli archetipi presenti in ciascuna di esse. Lo scopo è quello di identificare il dio o la dea che agisce come forza operante dentro di noi e gli aspetti del nostro carattere collegati. Semplici gesti e pratiche meditative saranno gli strumenti per portare avanti questo lavoro. I protagonisti: Zeus, Demetra, Era, Artemide, Apollo, Hermes, Atena, Efesto, Estia, Afrodite, Poseidone, Ares...noi.
L’ANIMA E L’IMMAGINARIO MODULO AVANZATO Il corso si rivolge a chi intende approfondire lo studio della mitologia attraverso la letteratura e la musica. Per ogni mito trattato, inizieremo con la ricostruzione della storia attraverso le fonti più antiche e ne approfondiremo i significati simbolici alla luce della psicologia archetipica. Passeremo poi alle reinterpretazioni poetico-letterarie del mito, con particolare riferimento alla letteratura del Novecento ed infine, attraverso l’ascolto musicale, potremo riviverne i contenuti a livello emozionale. La scelta cadrà su alcuni dei miti riportati nell’elenco seguente. Miti Classici: il filo di Arianna, il Labirinto e la ricerca del centro; Cassandra e la forza della verità; Ecuba: la rabbia ed il dolore della Grande Madre; Orfeo, il potere della musica ed il mito del poeta; Chronos, Kairos, Aion: viaggiare nel tempo tra mito, scienza, fantascienza (new);Ifigenia ovvero il mito e il rito del sacrificio;Aiace: integrità dell’io e sentimento della vergogna; Anfitrione ed il tema del Doppio; la vita di Buddha e le fatiche di Eracle: il mito dell’illuminazione e della ricerca spirituale da Siddharta alla Beat Generation (new); Fedra e Didone: passioni negate e follia d’amore; Atlantide, l’altrove e la ricerca del paradiso perduto; le anfore senza fondo delle Danaidi ed il paradosso del desiderio; il viaggio, l’isola, il naufragio da Ulisse al capitano Achab; Persefone, Demetra e l’Eterno ritorno; Afrodite: la dea alchemica; Filottete e la forza della vulnerabilità; il daimon ed il richiamo dell’anima tra cielo e terra; Achille, il mito della guerra che parla di pace; Fedra, Medea e il trionfo della passione nella tragedia classica e nella moderna; Hermes: il riso divino e la coesistenza degli opposti. Miti moderni: Faust ed il fascino del male; l’Orlando furioso, poema della dissonanza e della follia; Salomè: Eros, Thanatos e l’archetipo della femme fatale; Amleto: l’eroe del dubbio e dell’angoscia metafisica. Miti a confronto: estetica del desiderio e metafisica della seduzione dal mito di Adone a Don Giovanni; la coscienza del corpo e la dualità della natura umana: l’ombra di Narciso nella Dodicesima notte di Shakespeare; Macbeth e Medusa: l’orrore, la bellezza e la rappresentazione dell’Altro; Elettra e la Tempesta di Shakespeare: la logica della vendetta e del perdono; il teatro della crudeltà: violenza e cannibalismo nel Tito Andronico di Shakespeare e nel Tieste di Seneca (new). Altre tradizioni: Gilgamesh, l’eroe alla ricerca della vita eterna; Shahrazād ed i racconti delle Mille e una notte: il potere iniziatico e terapeutico della narrazione.
APPROFONDIMENTI
Incontri tematici e seminari brevi per chi ha un minimo di familiarità con la materia e desidera dare al proprio percorso una dimensione che sia anche esperienziale.
Virginia Woolf e la scrittura della memoria Ancora due seminari dedicati alla grande scrittrice inglese e, in particolare, all’approfondimento delle componenti autobiografiche che informano non solo la scrittura di diari e memorie, ma le trame ed i personaggi dei suoi romanzi, in uno scambio continuo tra arte e vita. “In certi stati d’animo propizi, i ricordi – ciò che s’era dimenticato – riaffiorano. Non è dunque possibile, mi sono chiesta spesso, che le cose vissute con grande intensità posseggano una vita indipendente dalla nostra mente; continuino anzi tuttora a esistere? E se è così, non sarà possibile in futuro inventare una macchina per intercettarle? Lo immagino – il passato – come un viale alle mie spalle; un lungo nastro di scene, di emozioni”.
Raccontare e raccontarsi: un mini-laboratorio di scrittura autobiografica ispirato alla lettura di Momenti di essere “Come allora mi fermai mentre scendevo giù alla spiaggia; mi fermai sulla cima per guardare gli orti. Erano incassati sotto la strada; le mele all’altezza della testa. Dagli orti emanava un mormorio di api; le mele erano rosso e oro; c’erano anche fiori rosa; e foglie grigie e argento. Il ronzio, la cantilena, l’odore, tutto pareva premere voluttuosamente come contro una membrana, ma non per romperla; per cullare in un’ebbrezza assoluta di piacere, talché mi fermai, respirai gli odori; guardai. Ma di nuovo non so descrivere quell’ebbrezza. Ebbrezza, era, più che estasi”. Ecco un momento di essere. Di quelli che Virginia Woolf descrive nella raccolta di scritti autobiografici che da questi momenti trae il titolo. Momenti preziosi e rari in cui sentiamo semplicemente di esistere, in un contatto profondo con le cose e con noi stessi. Sono i momenti che la scrittrice lascia emergere, come folgorazioni improvvise, dal racconto di circa quarant’anni della sua vita in cui, sullo sfondo della rigida società vittoriana, traccia un sapiente ritratto della madre, del padre, dei fratelli, delle sorelle e delle ambivalenze dei loro rapporti. La lettura del testo della Woolf sarà affiancata dalla realizzazione di un piccolo laboratorio di scrittura autobiografica per il quale non sono richieste particolari attitudini narrative, ma solo la curiosità di cimentarsi nel racconto di sé. Lasciandoci ispirare dal testo della Woolf, costruiremo una semplice mappa in cui collocare i nostri ricordi, i nostri momenti di essere e farne oggetto di una personale narrazione da condividere con gli altri o da custodire nel nostro diario.
Questa attività, fruibile anche online, è parte integrante del Progetto Erasmus+ Learning in Life, Life in LearningL&L,
Al Faro: la luce perduta dell’infanzia Considerato da molti il capolavoro di Virginia Woolf, Al Faro è un viaggio a ritroso nel tempo, che riporta la scrittrice alle atmosfere edeniche dell’infanzia ed alle vacanze estive trascorse con la sua famiglia nel villaggio di St Ives, in Cornovaglia. Nel romanzo, o elegia come lo definisce l’autrice, le vicende si svolgono alle Ebridi. La casa di villeggiatura diviene quella della famiglia Ramsay e Mr. e Mrs. Ramsay incarnano i genitori di Virginia con i quali, grazie al potere terapeutico della scrittura, può finalmente rappacificarsi. “Fino a quarant'anni” scrive in Momenti di essere “fui ossessionata dalla presenza di mia madre. Poi un giorno, mentre attraversavo Tavistock Square, pensai Al faro: con grande, involontaria urgenza. […] Scrissi il libro molto rapidamente, e quando l'ebbi scritto, l'ossessione cessò. Adesso non la sento più la voce di mia madre. Non la vedo. Probabilmente feci da sola quello che gli psicoanalisti fanno ai pazienti. Diedi espressione a qualche emozione antica e profonda”.
Viale Giulio Cesare 78
*il corso è in presenza e online |