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L'eredità dei maestri LINGUE TESTVOLONTARIATO |
CinemaA cura di Roberto Frisari Laureato in Scienze Politiche, da sempre appassionato di film perché, come ha detto Hitchcock, questi sono “la vita senza le parti noiose”. Ha organizzato diverse iniziative di cinema (coordinando anche un cineforum presso la Lar), scrive sulla rivista “Photosophia” di fotografia, arte e cinema.
CINEMA e FOTOGRAFIA
Il cinema è nato cinquanta anni dopo la fotografia ma è ad essa strettamente legata tanto che la fotografia a volte può diventare protagonista del film o un elemento chiave che porta al suo successo.La rassegna inizia con cinque film che hanno ricevuto il premio Oscar per la fotografia o che hanno mostrato un approccio particolarmente creativo ed originale tanto da costituire un nuovo paradigma: “IL TERZO UOMO” (1949) con la regia di Carol Reed e la fotografia di Robert Krasker che incute un senso d’instabilità e incertezza con inquadrature spesso inclinate e con immagini cupe che dipingono lo spazio urbano notturno di Vienna come un mondo angoscioso in cui il pericolo sta dietro ogni angolo e dentro ogni vicolo. “I GIORNI DEL CIELO”(1979) con la regia di Terrence Malick e la fotografia sontuosa di Nestor Almendros che predilige la luce naturale e immagini dal forte richiamo pittorico (in particolare Vermeer eHopper)per raccontare la storia di un operaio che, costretto a fuggire da Chicago per una lite con il padrone, si dirige verso i campi del Midwest alla ricerca di un rivincita personale. ”IN THE MOOD FOR LOVE ”(2000) con la regia di Wong Kar-wai e la fotografia di Christopher Doyle che immerge nell’inquietudine dei chiaroscuri una storia d’amore impossibile ambientata nella Honk Kong degli anni sessanta con immagini barocche e dai colori saturi cui si contrappone la sottigliezza emotiva della vicenda. ”GRANBUDAPEST HOTEL”(2015) capolavoro estetico del regista di Wes Anderson che per la fotografia si avvale di Robert Yeoman che diffonde una illuminazione calda e luminosa dove i colori definiscono le immagini tramite combinazioni e gradazioni che cambiano a seconda dei personaggi, delle loro emozioni e dei luoghi in cui si trovano. “ROMA”(2019) con la regia di Alfonso Cuarón che ha curato anche la fotografia conun bianco e nero pastoso che mescola ricordi nostalgici e denuncia sociale. Con grazia infinita ci riporta indietro nel tempo alla ricerca di cose difficili da ricordare ma impossibili da dimenticare nel quartiere Colonia Roma di Città del Messico negli anni 70. Gli incontri sono quindicinali!
PROSSIMO INCONTRO 20 NOVEMBRE CON “I GIORNI DEL CIELO”(1979)
Via dei Gracchi, 91
*minimo 6 persone Incontro aperto di orientamento Giovedì 25 settembre ore 17.30 |







